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SPERONE CALCANEARE: COSA RARA?

Customer Service Italiaonline • apr 05, 2023

Tutt’altro! Potremmo dire che è difficile trovare un over 40 che non lo abbia. Lo sperone calcaneare è una risposta fisiologica al nostro camminare, una sorta di difesa dell’osso.

Quali tipologie di sperone calcaneare esistono?

Ne esistono di due tipi , quello plantare e a quello dorsale , a livello di inserzione del tendine achilleo. Quest’ultimo è leggermente più raro e spesso si associa ad una patologia che si chiama Haglund, la quale meriterà un blog a parte.

Ma allora perché talora il tallone fa male, e spesso il medico ci dice: “per forza, ha lo sperone calcaneare!”, dovrebbe quindi fare male sempre.

Semplice, non è lo sperone che fa male, ma l’infiammazione che talora per svariati stimoli gli si crea intorno, coinvolgendo a volte la fascia plantare. Non è quindi spesso sufficiente eseguire le arcinote onde d’urto (focali o radiali, a giudizio del fisiatra), ma frequentemente bisogna farle precedere da un ciclo di TECAR correttamente eseguito che tolga l’infiammazione , cosa che le onde d’urto non sono in grado di fare.

Le onde d’urto agiscono sulla superfice dello sperone e delle zona circostanti eliminando piccole asperità che favoriscono l’insorgere dell’infiammazione e quindi le recidive, per quanto possibile; è importante sapere che non tolgono lo sperone.

Autore: Paolo Tamaro 08 feb, 2024
L'acido ialuronico, presente in diverse forme, è spesso utilizzato in terapie innovative per alleviare i disagi legati a molteplici disturbi articolari.
Autore: Customer Service Italiaonline 26 lug, 2023
Tra le cause più comuni di dolore alla deambulazione possiamo annoverare la cosiddetta coxalgia, il dolore all’anca. In latino la parola “coxa” significa coscia, anca, da cui il temine coxalgia usato nella terminologia medica. I dolori a questa importante articolazione sono più frequenti nell’età avanzata, ma non risparmiano i più giovani. Se nell’anziano prevale la componente artrosica, una degenerazione quindi che avviene nel tempo, nei giovani può esserci una coxite infiammatoria, per un lavoro gravoso o una camminata lunga, magari in discesa. Bisogna porre attenzione a questi dolori giovanili all’anca, in particolare se si presentano frequentemente, in quanto possono accelerare notevolmente il processo di genesi dell’artrosi che purtroppo spesso ha come conseguenza la protesi dell’anca. In presenza di tali dolori è utile un approfondimento diagnostico con rx in età giovanile, per escludere patologie congenite dell’anca, o con RM nella media età per verificare se i dolori sono da ascrivere ad una necrosi asettica della testa del femore. In particolare posso essere soggetti a questa patologia i forti camminatori o coloro che sono stati soggetti a traumi, oltre naturalmente alle disfunzioni congenite. La terapia elettiva per l’anca è la TECAR, capace di raggiungere l’articolazione, molto utili anche le onde d’urto in specifici casi, a giudizio del medico fisiatra che ha in cura il paziente. Spesso troviamo notevoli contratture muscolari associate che vanno risolte con opportuna massoterapia. Dott. Paolo Tamaro
Autore: Dott. Paolo Tamaro 27 feb, 2023
In questo articolo dedicato alla fisioterapia scoprirai come riconoscere e curare il dolore alla spalla, la periatrite.
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