Segmento mobile intervertebrale

I più diranno: mai sentito! Eppure la maggioranza dei disturbi della colonna vertebrale parte da lui.
Come noto, le vertebre si muovono l’una sull’altra, ruotano quasi, e questo grazie a tutte le strutture anatomiche presenti nel segmento mobile intervertebrale.
Iniziamo a parlare delle faccette articolari, le principali responsabili del movimento delle vertebre; sono quattro per ciascuna vertebra, due si articolano con la vertebra sopra e due con quella sotto, ovviamente a destra e sinistra. Il disco (sì, quello della famosa ernia) fa quindi solo da perno per il movimento. A queste strutture si aggiungono muscoli di vario tipo e legamenti, su cui in questa sede non mi dilungherò.
Ma perché il segmento mobile è così importante nella genesi dei dolori della colonna? A causa di un meccanismo che il dott. Maigne, medico fisiatra di Parigi a cui si deve il famoso metodo manipolativo che io seguo, ha chiamato DIM nella traduzione italiana, cioè Disturbo Intervertebrale Minore. Si tratta di una irritazione del segmento mobile intervertebrale dovuto principalmente all’alterato movimento di una faccetta articolare (quindi ad esempio a posture scorrette che privilegiano la movimentazione di altre vertebre) che causa una infiammazione dell’articolazione (come tutte le articolazione, anche quelle delle vertebre non tollerano di essere mobilizziate parzialmente e quindi si infiammano, provate a tenere un polso ad un range articolare dimezzato per un anno e vedrete che presenterà fenomeni infiammatori, ma credetemi sulla parola, non fatelo sul serio). Questa infiammazione coinvolge nel tempo le altre strutture muscolari ed i legamenti del segmento mobile intervertebrale e causa appunto il DIM, situazione dolorosa che inizialmente può essere evidenziata solo con una pressione del processo spinoso della vertebra (quello appuntito che sentite sotto la pelle), poi diventa doloroso di suo e determina la contrattura muscolare della muscolatura paraspinale, quella che potete sentire accanto alla colonna.
Ed ecco le cervicalgie e le lombalgie, passando per le dorsalgie. Ma come tutto ciò porta ad una cura? Nelle fasi inziali il DIM può essere manipolato (dal medico chirurgo col metodo di Maigne!) che valuta con cura alcuni paramenti essenziali, oltre un certo limite non è più manipolabile, quindi si opta per il rilassamento della muscolatura coinvolta (massoterapia trasversale profonda) e la riduzione dell’infiammazione del segmento mobile intervertebrale (TECAR). Poi si consiglierà al paziente una corretta ginnastica medica.
Da questo si evince anche l’importanza della prevenzione: i dolori della colonna sono risolvibili con una certa facilità agli inizi, quando ed entro una certa età possibile manipolare la colonna con ottimi risultati. Quando la patologia è avanzata, le manipolazioni non sono più eseguibili le terapie funzionano, ma diventano molto più lunghe.
Dott. Paolo Tamaro


