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Il ruolo chiave dell'acido ialuronico nel trattamento articolare

Paolo Tamaro • feb 08, 2024

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Mano tiene siringa


Per compren
dere appieno l'importanza dell'acido ialuronico nel trattamento delle articolazioni, è necessario superare il concetto tradizionale di approcci medici e abbracciare la vastità delle conoscenze moderne. Questo composto infatti, presente in diverse forme, è spesso utilizzato in terapie innovative per alleviare i disagi legati a molteplici disturbi articolari. Tuttavia, una premessa fondamentale deve essere affrontata prima di esplorare ulteriormente le sue potenzialità: bisogna infatti evitare tale iniezione fin quando il segmento sarà in uno stato infiammatorio.


La prudenza nell'utilizzo dell'acido ialuronico: una premessa cruciale


Quando si trattano le articolazioni, è sempre necessaria una cautela estrema. La pratica comune di rivolgersi a specialisti come fisioterapisti, reumatologi od ortopedici quando si sperimenta un dolore articolare, soprattutto al ginocchio, è diffusa. L'errore spesso commesso è tuttavia quello di effettuare un'iniezione prematura di acido ialuronico durante uno stato infiammatorio. In tali situazioni, è preferibile adottare un approccio graduale. I pazienti dovrebbero infatti ricevere, inizialmente, trattamenti mirati a risolvere l'infiammazione, come ad esempio cicli di TECAR (Terapia Capacitiva e Resistiva), che consentiranno di affrontare la radice del problema, preparando l'articolazione per un successivo ciclo di infiltrazioni. Tale approccio mirato non solo ottimizza l'efficacia delle iniezioni, ma garantisce anche una durata più prolungata dei benefici ottenuti.


L'armoniosa sequenza terapeutica: TECAR e acido ialuronico a sostegno


Una sequenza terapeutica armoniosa è essenziale quando si tratta di combattere i problemi articolari. L'inserimento di tecniche avanzate prima delle infiltrazioni è cruciale per massimizzare l'efficacia del trattamento. La TECAR, grazie alle sue proprietà di stimolazione del metabolismo cellulare e riduzione dell'infiammazione, prepara il terreno per un successivo intervento con acido ialuronico. Questa sinergia crea un ambiente ottimale per il recupero delle articolazioni, migliorando contestualmente la qualità della vita del paziente. 


In questo breve sguardo all'interno delle terapie articolari, emergono chiaramente gli elementi chiave da considerare prima di intraprendere qualsiasi trattamento. La consapevolezza della sequenza terapeutica e della necessità di affrontare l'infiammazione iniziale prima delle iniezioni di acido ialuronico è fondamentale. In futuro, esploreremo ulteriormente le sue diverse forme e applicazioni specifiche, cercando di gettare luce su un mondo in continua evoluzione.


Autore: Customer Service Italiaonline 26 lug, 2023
Tra le cause più comuni di dolore alla deambulazione possiamo annoverare la cosiddetta coxalgia, il dolore all’anca. In latino la parola “coxa” significa coscia, anca, da cui il temine coxalgia usato nella terminologia medica. I dolori a questa importante articolazione sono più frequenti nell’età avanzata, ma non risparmiano i più giovani. Se nell’anziano prevale la componente artrosica, una degenerazione quindi che avviene nel tempo, nei giovani può esserci una coxite infiammatoria, per un lavoro gravoso o una camminata lunga, magari in discesa. Bisogna porre attenzione a questi dolori giovanili all’anca, in particolare se si presentano frequentemente, in quanto possono accelerare notevolmente il processo di genesi dell’artrosi che purtroppo spesso ha come conseguenza la protesi dell’anca. In presenza di tali dolori è utile un approfondimento diagnostico con rx in età giovanile, per escludere patologie congenite dell’anca, o con RM nella media età per verificare se i dolori sono da ascrivere ad una necrosi asettica della testa del femore. In particolare posso essere soggetti a questa patologia i forti camminatori o coloro che sono stati soggetti a traumi, oltre naturalmente alle disfunzioni congenite. La terapia elettiva per l’anca è la TECAR, capace di raggiungere l’articolazione, molto utili anche le onde d’urto in specifici casi, a giudizio del medico fisiatra che ha in cura il paziente. Spesso troviamo notevoli contratture muscolari associate che vanno risolte con opportuna massoterapia. Dott. Paolo Tamaro
Autore: Customer Service Italiaonline 05 apr, 2023
Tutt’altro! Potremmo dire che è difficile trovare un over 40 che non lo abbia. Lo sperone calcaneare è una risposta fisiologica al nostro camminare, una sorta di difesa dell’osso.
Autore: Dott. Paolo Tamaro 27 feb, 2023
In questo articolo dedicato alla fisioterapia scoprirai come riconoscere e curare il dolore alla spalla, la periatrite.
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