Sperone calcaneare e Onde d'urto

Ecco un accusato ingiustamente!! Quante volte noi fisiatri abbiamo sentito il paziente lamentare dolore al tallone, ha fatto la radiografia ed ecco la causa: lo sperone calcaneare.
Non è corretto, questo famoso sperone lo abbiamo praticamente tutti, più o meno accentuato in base a quanto siamo soliti camminare o correre. Infatti qualsiasi osso, e quindi anche il calcagno, sottoposto a stress, si difende inspessendosi e quindi creando un’inserzione più robusta per gli elementi che esercitano trazione su di lui. Camminando, ad ogni passo, noi esercitiamo una pressione dall’alto in basso e la pianta del piede, concava, tende ad appiattirsi. Questo fornisce anche un elemento di ammortizzamento, ma chiaramente le strutture che si oppongono a questo appiattimento vanno in trazione sulle loro inserzioni ossee. Quella posteriore è appunto il calcagno ed ecco che col tempo si forma lo sperone.
Ma allora perché così frequentemente ci fa male il calcagno e soffriamo di quelle che viene definita tallonite? I tessuti molli adiacenti all’osso vengono pure loro costantemente sollecitati dai nostri passi e queste ripetute azioni micro-traumatiche possono ovviamente indurre infiammazione, spesso col coinvolgimento della fascia plantare. Talora le infiammazioni sono così forti che, se non trattate, portano ad edema osseo del calcagno, un’infiammazione quindi che coinvolge addirittura l’osso e che è più complessa da curare.
Ecco, appunto, come si cura la tallonite? Apparentemente è semplice: si tratta l’infiammazione col TECAR ed il laser opportunamente applicati. Poi, una volta risolta l’infiammazione, si fanno alcune sedute di onde d’urto. Non essendo lo sperone in sé l’origine del dolore, sono preferibili le onde d’urto di tipo radiale, in quanto a partecipare all’infiammazione sono tutti i tessuti molli del tallone e spesso anche la fascia plantare.
In genere la fisioterapia, se ben applicata, fa passare i dolori, ma bisogna considerare che il piede è un organo pigro, a cui non si può chiedere fretta: sopporta di tutto, noi gravitiamo su di lui, ma così come è lento a presentare una patologia, è lento anche nel guarire. Richiede pazienza da parte del fisioterapista e, appunto, anche del paziente; nella mia esperienza, ormai lunga, praticamente però la grande maggioranza dei pazienti che presentano tallonite vanno a guarigione.
Dott. Paolo Tamaro


